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"Bruni ha concepito Colossea a involuzioni, una metafora della mente, un cervello fatto di connessioni, una costruzione intellettuale."
Claudio Strinati dall’intervento di apertura dell’esposizione , il 20 ottobre 2017
video https://youtu.be/3rhIGB9IKGc
"Percorrendo lo spazio aulico della Galleria, la composizione appare a prima vista fuori posto. Priva delle fattezze tradizionali della comunicazione artistica, da lontano la riconosci caratterizzata da una certa dose di casualità. Gli elementi libreria, accurati, quasi del tutto simili, impercettibilmente diversi, tautologici nella loro sobrietà, allusivi su piani diversi, minimali, rinunciatari di qualunque referente. Fino a che non leggi l’istallazione improvvisamente sottomessa alla prorompenza di un segno riassuntivo. L’assemblaggio per piccoli componenti riconducibile ad un segno iconico di grande scala: al monumento per eccellenza, quanto di più lontano dal piccolo manufatto costitutivo, al quale è affidato il compito di confrontare sul piano concettuale estraneità semantiche convogliate a partire dal mondo di pensiero dell’autore."
Sandro Ranellucci – architetto e docente universitario
"Sono curioso di sapere cosa lasceranno i cittadini sugli scaffali del Colosseo in fibra naturale, magari qualche bambino ci dimenticherà il ciucciotto, qualche piccione si appoggerà a beccare, le api inebriate ci faranno un favo, qualche passeggiatore ci lascerà la foglia di un albero o un fiore non donato. E così il legno sarà più legno, nostro amico e silenzioso confidente delle stanze della nostra vita. Forse è questo che volevi proporre mettendo un grande mobile in un grande interno."
Antonello Scopacasa - architetto
Arte e natura possono aprire una nuova ampia e serena pagina sul volto rinnovato di Roma. In questo senso, la scultura Colossea di Antonio Bruni dà alla discussione un contributo teoretico significativo: rivivere simbolicamente il Colosseo attraverso la presenza del legno (il materiale delle librerie) lavorato dall'uomo, ambedue cari ad un'epoca, anzi ad un mondo, quello ellenistico e quello di Roma pagana, in cui ai contesti naturalistici ed alle sculture monumentali si attribuiva un significato religioso, quindi di alto valore sociale, così che gli uomini li vedevano come luoghi di vita, come un dono da rispettare e da vivere.
Vitaliano Tiberia, storico dell’arte
Colossea innova in modo radicale il concetto di libreria, perché rompe la rigidità dei volumi sulle pareti. Il design ci ha abituati ad altre forme di scaffale, ma con Colossea è possibile poter entrare con uno sguardo circolare dentro il mondo dei nostri amici libri. Non a caso negli appartamenti dei veri lettori i libri si prendono il loro spazio autonomo, a volte straripante, per terra, sulle poltrone, anche in cucina. Diventano intersezioni e compagnia del nostro vivere quotidiano. Colossea esprime una forma più consona alla circolarità del pensiero complesso, a fronte della linearità delle catalogazioni, che lasciamo giustamente agli usi pubblici.
Sergio Bonetti, docente e animatore culturale
"Come sempre promuovi ottime iniziative con attenzione al bello e all'intelligenza, soprattutto utili nel momento presente per la nostra Roma così povera di valide proposte politico-culturali.
Giuseppe Ignesti – storico della politica"